giovedì 3 aprile 2014

Egg



di Amy & Oliver Murrell, Wobbly Rock, Brighton (UK), dicembre 2013, brossurato, 32 pagine, colori, 20 x 28 cm, £ 10.

Dopo Wicked Chicken Queen di Sam Alden, di cui ho parlato qualche giorno fa, mi trovo a trattare nuovamente l'insolita associazione tra uova e fumetti. Egg è l'opera prima dei coniugi inglesi Amy e Oliver Murrell, che in quel di Brighton hanno dato vita non solo a un elegante libro illustrato ma anche a una nuova etichetta indipendente, la Wobbly Rock. Ho detto libro illustrato perché in effetti Egg è da classificarsi come tale più che come fumetto, trattandosi di un albo brossurato di grande formato con illustrazioni a tutta pagina accompagnate da un breve testo che richiama le fiabe popolari e i miti della creazione. E se anche sotto questo aspetto l'associazione con il libro di Alden ci può stare, il tono e lo stile del racconto vanno in tutt'altra direzione. Amy Murrell ha elaborato un testo essenziale, quasi laconico, mentre suo marito Oliver ha seguito i layout di Amy creando una serie di illustrazioni che mescolano la china al digitale. La fusione tra testo e disegni risulta efficace, come d'altronde la scelta della carta, proveniente da "risorse responsabili", e della colorazione dominante, tendente a un marrone-verde scuro. Aprire Egg è come trovarsi in una foresta, catapultati immediatamente nel tema centrale della storia, cioè il rapporto tra uomo e natura. 


Un uomo-uovo (nessun riferimento ai Beatles di I am the Walrus, o almeno credo...) si risveglia da un sogno ed esce dalla caverna sotterranea in cui si trovava. Viene portato dagli uccelli nel bosco e lì, dopo essere stato ospitato in un nido, riesce a rompere il suo involucro e a diventare umano, come se avesse finalmente terminato un rito di iniziazione. Il suo aspetto esteriore è simile a quello di un indigeno dell'America Meridionale o di un aborigeno australiano. Quando arriva in città, una Londra in parte devastata, incontra altri uomini-uovo, ancora nei loro involucri e pertanto incapaci di vivere appieno le proprie potenzialità di essere umani. Non vi anticipo il finale né altri dettagli della storia, la cui lettura è abbastanza chiara. 


La presenza di un messaggio forte, per quanto condivisibile, rappresenta per me una grossa barriera quando mi avvicino a un fumetto o a qualsiasi altra opera artistica, ma devo dire che in questo caso i due autori sono stati bravi a non far diventare Egg un pamphlet, lasciando al lettore la possibilità di svolgere un proprio percorso tra le diverse sfaccettature del racconto e disseminando qua e là degli elementi misteriosi e suggestivi (il sogno da cui si sveglia il protagonista, gli strani esseri che si avvicinano all'uovo quando si schiude, la devastazione di alcune aree metropolitane). 
A livello grafico si nota a volte che si tratta di un'opera prima, dato che alcune soluzioni, soprattutto nella parte iniziale, sono abbastanza elementari, ma lo stile diventa progressivamente più curato fino a raggiungere i risultati migliori nel finale (le pagine ambientate in città sono senz'altro le mie preferite).
Egg è il primo di una serie di libri editi dalla Wobbly Rock, che inizialmente si dedicherà alla pubblicazione del materiale dei due editori (ci sono già altri tre progetti in cantiere) per poi valutare la possibilità di aprire le porte ad altri artisti. Ovviamente auguro tutto il bene possibile a questo bel progetto.

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