mercoledì 18 dicembre 2013

Sequential Vacation #1-2



di Sar Shahar; #1 autoprodotto, 2011, 32 pagg., $ 5; #2 edito da Secret Acres, New York (USA), 2013, 32 pagg., $6.

Sar Shahar è un cartoonist di Los Angeles, dove insegna disegno e fumetto. Fattosi notare con il primo numero del suo Sequential Vacation, selezionato tra i trenta migliori mini-comics del 2011 dal Comics Journal, Shahar è stato arruolato nella scuderia della newyorkese Secret Acres, per cui quest'anno ha pubblicato il secondo numero dell'omonima serie. Si tratta di fumetti muti, realizzati con uno stile semplice, in cui le figure sono rese con tratti essenziali, mentre gli sfondi sono basati su linee geometriche e forti distinzioni tra bianchi e neri. Il primo albo si intitola The Robbery e sembra ambientato nella stessa Los Angeles. Protagonista il commesso di un fast food annoiato dalla vita ripetitiva, almeno fino all'incontro in un club con una donna dai vistosi occhiali da sole rotondi. La notte passata insieme si fissa nella sua mente ma non in quella della partner. I due vanno a vedere lo stesso film (Motorcycle vs. Helicopter II, gran titolo) ma ognuno per conto suo, a indicarne il distacco emotivo. Quando sembra aver trovato una degna sostituta in una collega, quest'ultima viene uccisa durante una rapina. Ma senza tragedie l'uomo pulisce le macchie di sangue, esce dal fast food e in un bar incontra un'altra donna. La storia si conclude con un particolare della lingua di lei nell'orecchio di lui, un momento estatico che sembra quasi cancellare la morte avvenuta poche pagine prima. 



Il secondo numero risulta meno canonico rispetto al primo, pur replicandone sostanzialmente lo schema. Aperto da due uomini che si baciano in acqua indossando stravaganti camicie a fiori (un marchio di fabbrica di Shahar), Beach Fantasy sembra essere un lungo flashback dell'incontro tra i due. Assistiamo così al biondo protagonista che acquista la camicia, va a mangiare, torna a casa in macchina, si prepara a uscire ma poi rimane a fare zapping di fronte la tv. Quando sorge il sole va sulla spiaggia e trova tre persone e un cane addormentate sulla battigia. Uno di loro lo nota, iniziano a giocare a fresbee e quindi partono su un motoscafo lasciandosi alle spalle una fabbrica e dando probabilmente vita alla sequenza iniziale, in cui nuovamente è l'estasi del contatto corporeo a cancellare l'alienazione di una vita quotidiana fatta di centri commerciali, autostrade, tecnologia. Il tutto è intervallato dalla solita scena ambientata in un cinema (anche questo un topos di Shahar, ma siamo a Hollywood dopotutto), riferimenti a un disastro nucleare, metafore sessuali sparse un po' ovunque e alcune vignette astratte con punti interrogativi, grattacieli e nuvole che si rincorrono. Se lo schema è più o meno simile a quello di The Robbery, tuttavia questo secondo numero segna un passo in avanti importante rispetto al primo, perché la lettura meno lineare lascia spazio alla suggestione del lettore. A questo punto non ci resta che aspettare con curiosità la terza uscita, che si preannuncia ancor più sperimentale.

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