di Simon Hanselmann, Space Face Books, Vermont (Usa), novembre 2013, brossurato, 64 pagg. a colori, A5, $ 12.
Megg, Mogg, Owl e Werewolf Jones sono rispettivamente una strega, un gatto, un gufo e un licantropo che bevono, fumano, si drogano, fanno sesso, si deprimono, si insultano, si incasinano, cercano lavoro e forse anche se stessi. Il loro creatore è Simon Hanselmann, 32 anni, australiano della Tasmania, che qualche anno fa ha avuto l'idea di riprendere i personaggi di una serie di libri e poi di cartoni animati per bambini, famosa in Gran Bretagna negli anni '70, storpiarne i nomi e farne un fumetto. Il successo è arrivato grazie a Tumblr, ma le vicissitudini di questi bizzarri personaggi si erano già dipanate su comic-book e antologie indie, tra cui quel St.Owl's Bay che è valso all'autore la nomination agli ultimi Ignatz Awards. Life Zone, uscito a novembre per la statunitense Space Face Books, è al momento la massima summa cartacea dell'epopea pop di Hanselmann, anche se è destinato a passare in seconda posizione quando nel giugno prossimo uscirà per Fantagraphics Megahex, un voluminosa raccolta con settanta pagine di inediti.
Megg, Mogg, Owl e Werewolf Jones sono rispettivamente una strega, un gatto, un gufo e un licantropo che bevono, fumano, si drogano, fanno sesso, si deprimono, si insultano, si incasinano, cercano lavoro e forse anche se stessi. Il loro creatore è Simon Hanselmann, 32 anni, australiano della Tasmania, che qualche anno fa ha avuto l'idea di riprendere i personaggi di una serie di libri e poi di cartoni animati per bambini, famosa in Gran Bretagna negli anni '70, storpiarne i nomi e farne un fumetto. Il successo è arrivato grazie a Tumblr, ma le vicissitudini di questi bizzarri personaggi si erano già dipanate su comic-book e antologie indie, tra cui quel St.Owl's Bay che è valso all'autore la nomination agli ultimi Ignatz Awards. Life Zone, uscito a novembre per la statunitense Space Face Books, è al momento la massima summa cartacea dell'epopea pop di Hanselmann, anche se è destinato a passare in seconda posizione quando nel giugno prossimo uscirà per Fantagraphics Megahex, un voluminosa raccolta con settanta pagine di inediti.
Ma intanto accontentiamoci di quel che abbiamo, che non è cosa da poco. Life Zone è infatti una nuova evoluzione rispetto allo schema iniziale, che sostanzialmente vedeva i protagonisti della serie sempre fatti e stonati mettersi nelle situazioni più improbabili, con il povero Owl che spesso finiva vittima di scherzi di ogni tipo da parte degli altri. Su quella che è sostanzialmente una struttura da strip comica Hanselmann è stato in grado di inserire elementi autobiografici e dialoghi tutt'altro che ironici, uniti a trovate grafiche coloratissime e visionarie. Prendiamo l'ultimo episodio di questo albo, Altered Beasts. Megg si sta preparando per andare a un party di fidanzamento di un'altra strega e vuole farsi accompagnare dal suo attuale partner, cioè Mogg (sì, la strega e il gatto hanno una storia). Si trucca davanti allo specchio, poi al momento di uscire non trova più Mogg, che è svenuto vicino a un secchio dell'immondizia in giardino, mentre Owl e Werewolf Jones ballano da ore sotto l'effetto di non si sa cosa. Megg recupera Mogg e lo implora di rimettersi in sesto per il party, ma Mogg ha un momento di depressione e non vuole uscire. "Non mi va di farmi bello - dice - Non voglio neanche andarci. Odio quella gente. Odio la gente. Non posso continuare a fare finta che sia tutto ok... E' tutto senza senso e noioso... Non posso farlo... Mi fa tutto schifo".
Lo stato di depressione del gatto influenza anche la strega, che cade in un momento di tristezza profonda salvo poi riprendersi pensando alla festa, ai drink, a tutto il glamour della serata che li aspetta. Alla fine i due escono e si fermano a guardare la luna piena, in un disegno che occupa mezza pagina e rompe l'abituale suddivisione della tavola in dodici vignette. Davanti a questa visione Megg dice che potrebbe morire proprio in quel momento e non le importerebbe nulla e Mogg le risponde che non vuole mai lasciare "il mondo della droga". "Possiamo non lasciarlo mai?" chiede. E la strega risponde: "Un altro anno". In sole sette pagine la dipendenza dalle droghe, tema caro all'autore, si unisce a depressione, paura degli altri, mancanza di autostima e voglia di far parte del mondo "normale", neanche fossimo in una canzone degli Smiths. Tanto di cappello, e anche gli altri episodi non sono da meno, dato che apportano nuovi stuzzicanti elementi. Jobs occupa gran parte dell'albo ed è un racconto esilarante in cui non mancano elementi inquietanti. La trama vede i nostri impegnati in un lavoro da commessi per iniziativa del povero Owl, mattatore assoluto nel successivo Owl's Date, in cui con la sua micidiale pedanteria riesce a non farsi mollare da una ragazza e a portarsela anche a letto. High School è invece costruito su flashback che ci mostrano il primo incontro dei protagonisti, con alcune piccanti rivelazioni che preferisco non anticiparvi.
Divertente, intelligente, profondo e ben disegnato, Life Zone è un volume da non perdere, assolutamente consigliato per chi vuole conoscere un cartoonist che, se c'è un po' di giustizia a questo mondo, è destinato a diventare una star. Per concludere vi segnalo che Hanselmann collabora anche al sito Comics Workbook di Frank Santoro con la striscia Truth Zone, in cui gli stessi personaggi di Life Zone discettano di fumetto.
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