di Christopher Adams, 2D Cloud, Minneapolis (USA), luglio 2013, brossurato, 104 pagg., $14.95.
Strong Eye Contact potrebbe essere definito un libro illustrato, un fumetto o anche un film muto. Appena si sfogliano le prime pagine, i riferimenti che vengono in mente sono cinematografici più che fumettistici. Il protagonista della storia senza parole raccontata da Christopher Adams, cartoonist e musicista di Baltimora, sembra un Buster Keaton o un Jacques Tati dei giorni nostri, perso nell'America raccontata da Paul Thomas Anderson in Punch-Drunk Love. Come nel film di Anderson, il protagonista ha difficoltà a gestire la vita quotidiana e i rapporti interpersonali, trovando sfogo in passatempi che finiscono per portargli soltanto disavventure e frustrazione. Unica via è la fuga, liberatoria per Adam Sandler nel film di Anderson, decisamente meno riuscita in questo caso, anche se il libro si chiude con un sottotesto ironico e giocoso.
La dimensione del gioco d'altronde è inevitabile, dato che a un'occhiata superficiale Strong Eye Contact potrebbe essere scambiato per un libro illustrato per bambini. Dei bambini usa i mezzi, matite a pastello, penne, pennarelli colorati. Ma se il tratto è fanciullesco, la struttura è complessa ed è l'elemento più significativo dell'opera.
Adams si distingue per il rigore formale con cui costruisce il suo libro. Innanzitutto disegna soltanto sulle pagine di destra, lasciando bianche quelle di sinistra. Una scelta che fa del bianco il colore dominante del volume, come se fosse un album su cui l'autore ha scarabocchiato sopra. All'inizio conosciamo il protagonista con un'alternanza di due tipi di pagine: le prime raccontano le sue vicissitudini, senza collocazione di spazio e di tempo, le seconde sono invece gli sfondi, che mancano completamente nelle pagine narrative e che somigliano a dei quadri astratti, tanto da perdere spesso una connotazione realistica. Questa prima struttura serve a delineare il personaggio e a farci entrare nella storia.
Successivamente il ritmo accelera e lo schema precedente si interrompe a favore di una serie di pagine che propongono soltanto tre vignette, disposte come a formare una pellicola cinematografica e poste in alternanza sul lato destro o sul lato sinistro della pagina.
E' questa la fase in cui il protagonista vive le disavventure che gli faranno scegliere la fuga, raccontata con una nuova e ultima soluzione grafica, pagine intere in cui finalmente si uniscono figure e sfondi, il colore è dominante rispetto al bianco e i disegni sono filtrati da un denso quadrettato che sembra una versione infantile del pointillisme.
Strong Eye Contact è pubblicato dalla 2D Cloud, una piccola casa editrice fondata nel 2007 a Minneapolis e guidata da Raighne Hogan e Justin Skarhus, con un catalogo che include tra gli altri Noah Van Sciver, Saman Bernel-Benrud e Anna Bongiovanni.
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